CONSIGLIERA/E DI PARITA’

CORSO DI ALTA FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO PER AVVOCATI/E IN MATERIA ANTI-DISCRIMINATORIA – Auditorium Is. C/3 Centro Direzionale di Napoli – 26 novembre, 3 e 17 dicembre 2018   Avviso e scheda di adesione     Programma del corso


Con determinazione dirigenziale n. 1055 del 21/05/2017 è stata indetta la selezione ad evidenza pubblica per la designazione della Consigliera di parità effettiva della Provincia di Benevento.

Successivamente, con decreto presidenziale n. 22 del 28 luglio 2017 è stata designata la Consigliera di Parità Effettiva della Provincia di Benevento: avv. Rocchina Staiano.

Infine, con il decreto ministeriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 16 marzo 2018 è stata nominata l’avv. Rocchina Staiano, Consigliera di Parità effettiva della Provincia di Benevento.


Curriculum vitae avv. Rocchina STAIANO

La consigliera di parità Avv. Rocchina Staiano riceve per appuntamento, inviando email a consiglieradiparita@provincia.benevento.it.


La/Il consigliera/e di parità è la figura preposta al controllo ed alla tutela delle discriminazioni nel lavoro in ragione del sesso, ed è a disposizione di donne e uomini che ritengono di aver subito atti discriminatori.

È un pubblico ufficiale e ha l’obbligo di segnalare all’autorità giudiziaria per i reati di cui viene a conoscenza.

Le consigliere ed i consiglieri di parità intraprendono ogni utile iniziativa, nell’ambito delle competenze dello Stato, ai fini del rispetto del principio di non discriminazione e della promozione di pari opportunità per lavoratori e lavoratrici, svolgendo in particolare i seguenti compiti:

a) rilevazione delle situazioni di squilibrio di genere, anche in collaborazione con le direzioni interregionali e territoriali del lavoro, al fine di svolgere le funzioni promozionali e di garanzia contro le discriminazioni nell’accesso al lavoro, nella promozione e nella formazione professionale, ivi compresa la progressione professionale e di carriera, nelle condizioni di lavoro compresa la retribuzione, nonché in relazione alle forme pensionistiche complementari collettive di cui al decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252;

b) promozione di progetti di azioni positive, anche attraverso l’individuazione delle risorse dell’Unione europea, nazionali e locali finalizzate allo scopo;

c) promozione della coerenza della programmazione delle politiche di sviluppo territoriale rispetto agli indirizzi dell’unione europea e di quelli nazionali e regionali in materia di pari opportunità;

d) promozione delle politiche di pari opportunità nell’ambito delle politiche attive del lavoro, comprese quelle formative;

e) collaborazione con le direzioni interregionali e territoriali del lavoro al fine di rilevare l’esistenza delle violazioni della normativa in materia di parità, pari opportunità e garanzia contro le discriminazioni, anche mediante la progettazione di appositi pacchetti formativi;

f) diffusione della conoscenza e dello scambio di buone prassi e attività di informazione e formazione culturale sui problemi delle pari opportunità e sulle varie forme di discriminazione;

g) collegamento e collaborazione con i competenti assessorati e con gli organismi di parità degli enti locali.